abside
Grande
affresco ubicato in posizione speculare a quello del Giudizio. Sono
raffigurati la Madonna con Angeli reggicortina e Cristo benedicente nella
mandorla.
Accessibilità
L'opera è visibile sulla parete di fondo, al centro, sopra il
catino absidale
Testo
Analitico Il dipinto è uno degli episodi più
rappresentativi di un ciclo di affreschi databili alla metà del secolo XV le
cui maestranze sono in parte riconducibili a quelle attive per la chiesa di
Santa Caterina d'Alessandria a Galatina. L' iconografia della Trinità e della
Madonna in Gloria è ampiamente descritta: l'Eterno Padre è assiso in trono
con ampia struttura architettonica sullo sfondo, la Madonna è affiancata da
Angeli reggicortina ed il Cristo è Benedicente nella mandorla.
I simboli degli Evangelisti sono posti lateralmente: Il Toro (San Luca) e
l'Angelo ( San Matteo) a sinistra, e il Leone ( San Marco) ed il Corvo ( San
Giovanni) a destra.
I Serafini raffigurati in rosso sono il simbolo del puro Spirito nel colore
che enfatizza l'effetto luminoso nella pittura medievale.
dipinto della teoria dei vescovi
L'affresco
rappresenta cinque figure di vescovi benedicenti alla greca, ciascuno
con pastorale
Accessibilità
Parete di fondo, sotto l'altare
Testo
Analitico Ciclo di affreschi databili alla metà
del secolo XV le cui maestranze sono in parte riconducibili a quelle
coeve attive per la chiesa di Santa Caterina d' Alessandria a Galatina.
Gli affreschi della parete orientale della chiesa presentano delle
stratificazioni di diversa cultura pittorica considerate essenzialmente
coeve.
La teoria dei Santi Vescovi è uno dei brani che meglio racchiude la
tradizione bizantina: i Santi allineati, statici nella loro ieraticità,
sono il simbolo della sacralità.
Solo i colori alternati delle stole e dei piviali e l'atto delle
benedizione con la mano sollevata conferiscono un accenno di movimento
al dipinto che per la sua collocazione al di sotto dell'altare
sottolineava i misteri della sacra liturgia.