3. Lavori pubblici : BAR CHALET - ex MERCATO COPERTO - L'anticoncorso ed il degrado del Cupone.
 

 

1.Le valutazioni

 

1) … per il bar chalet con la previsione di demolizione e successiva ricostruzione ci si allontana dalle finalità concorsuali.

2) La soluzione proposta per il bar chalet si allontana da quanto espressamente previsto dal bando di concorso in quanto delimita perimetralmente la struttura con muratura.

3) … per il bar chalet la proposta progettuale tiene conto di quanto richiesto dal bando prevedendo la sistemazione funzionale dell'esistente struttura.

4) Vengono di fatto alterati volumi e prospetti con la realizzazione di nuove strutture che non trovano inserimento nel contesto urbano circostante.

5) Non vengono rispettate le indicazioni del bando che chiede la sistemazione funzionale del bar chalet pertanto le strutture proposte difficilmente troverebbero compatibilità con l'area circostante.

6) Nella sistemazione funzionale del bar chalet la proposta in esame salva il nucleo centrale, ma stravolge l'originaria identità della struttura.

Queste che abbiamo letto sono le valutazioni che la commissione ha attribuito ai 6 progetti partecipanti al concorso di idee.

Dall'esame del contenuto, evidenziato in neretto, risultano i verbi che indicano un'azione : demolire e ricostruire per il progetto n°1; delimitare con muratura del n°2 ; alterare per il n°4; non trovare la compatibilità con l'area del n°5; salvare e stravolgere per il n°6; per il progetto n° 3 manca il verbo indicante l'azione significativa del intervento da effettuare, cioè il demolire o non demolire , delimitare o non delimitare, alterare o non alterare, trovare compatibilità o non trovare compatibilità salvare o non salvare, stravolgere o non stravolgere.

La valutazione del progetto n° 3 recita soltanto : << prevede la sistemazione funzionale >>, un'espressione che in questo contesto non indica alcuna azione direttamente significativa alla pari delle altre.

Oltretutto queste due sole parole, sistemazione funzionale, rappresentano la sola espressione usata volutamente come motivazione del bando di concorso per quanto riguarda il bar chalet.

E' lecito a questo punto pensare che i commissari hanno voluto, volontariamente o su suggerimento, occultare per il progetto n°3 i verbi usati per i progetti n° 1,2,4,5,6.

 

 

2. Sei premi, sei partecipanti e sei vincitori. Le contraddizioni del bando.

Se i commissari avessero usato i verbi demolire lo chalet ed il solaio del bar oppure costruire con muratura due locali e gettare in opera travi, travoni e solaio in cemento armato oppure restaurare il bar ecc.. sarebbero caduti in contraddizione per aver usato la stessa espressione per esprimere un valore sia negativo che positivo.

Per i progetti n° 1,2,4,5,6 le demolizioni e le ricostruzioni del bar chalet, sono state giudicate negativamente. Di conseguenza allora il restauro sarebbe dovuto essere giudicato positivamente, ma il progetto n°3 non risultava essere un restauro.

D'altronde come avrebbero potuto i progettisti non demolire o ricostruire se il dettato del bando di concorso richiedeva " un assetto planivolumetrico dell'intervento da realizzare…con soluzioni tipologiche ed architettoniche definitive di massima degli edifici di intervento… con grafici obbligatori in scala 1:500 e 1:100 per la riattivazione funzionale del bar chalet.

Queste contraddizioni sono state motivo di critica al Comune di Soleto ed agli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Lecce all'epoca della pubblicazione del bando, in quanto si metteva in discussione la chiarezza e la trasparenza riguardo alle finalità del bando. La Pubblica Amministrazione Comunale non ha chiarito nel bando che cosa intendeva con la vaga espressione "sistemazione funzionale", cioè la ricostruzione dello chalet (muratura e solaio latero-cementizio con travi in cemento armato) ed il restauro conservativo del chiosco. In questo modo i concorrenti avrebbero avuto l'opportunità di cimentarsi ad "armi pari" con le forme ed i materiali, il design, nonché con l'arredamento interno ed esterno.

 

 

 

3. L'idea dell'Amministrazione Comunale.

 

Se il concorso fosse stato sospeso si sarebbe potuto mettere in competizione, in nuovo concorso, proprio la vera idea progettuale: la riattivazione del chiosco e dello chalet , con la ricostruzione in cemento armato e tufi dello chalet che si incastra nell'antico chiosco demolito in varie parti : solaio, parapetto in pietra leccese con elementi decorativi e parete nord semiellittica.

Quasi in tutti i centri urbani della provincia di Lecce esiste un'area prospiciente il centro storico, isolata dalla nuova edificazione, chiamata "villa comunale" sulla quale intorno alla metà del nostro secolo è stato costruito un chiosco. Non conosco un caso, oltre a Soleto, nel quale sia venuta l'idea di edificare locali, ( e consentire all'interno l'attività di cucina) sul perimetro del chiosco. Uno dei casi simili a Soleto dal punto di vista urbanistico è quello di Corigliano d'Otranto. Intorno al chiosco si estende una struttura leggera con elementi di copertura sotto i quali è possibile leggere un giornale, prendere un caffè e partecipare al movimento che anima la villa e ripararsi in caso di pioggia. Questa struttura è costata in termini di denaro dieci volte di meno di quella di Soleto, che invece costerà ai cittadini anche in qualità dell'aria che respireranno, in qualità di spazio sul quale cammineranno,giocheranno… in qualità della visibilità del contesto storico e di igienicità. Inoltre il microclima dell'ambiente interno allo chalet esposto a nord non ricevendo alcun raggio solare durante la giornata necessiterà di un impianto di riscaldamento non indifferente ai costi di gestione ed all'ambiente circostante.

Quest' idea proviene da qualche impiegato comunale o da qualche potente soletano ignaro di urbanistica ma esperto di regali e di soluzioni miracolose per salvare o nascondere passati e recenti errori tecnico-amministrativi, tra i quali l'errore di aver ignorato l'irregolarità del laboratorio-cucina e wc nell'intera struttura chalet anch'essa irregolare; il risarcimento danni, che l'Amministrazione Comunale ha chiesto ai concessionari che hanno lasciato in degrado i locali, risulta essere circa 50 volte inferiore alla cifra della perizia estimativa dell'ingegnere comunale redatta per rendere agibili i locali; una gara di appalto per la concessione vinta da una società cooperativa con un elevato canone di affitto (più di 2.000.000 mensili) e la successiva rinuncia alla concessione; il canone di locazione mensile del primo concessionario, dal '50 all' '80 è stato di una decina di mila lire (circa), nel ' 90 di un centinaio di mila lire (circa); da troppi anni la struttura abbandonata e fatiscente crea rischi all'incolumità pubblica e pregiudica il pubblico decoro.

 

4. Il "gioiello"

 

I concorsi di idee progettuali si effettuano per individuare tramite una leale competizione la migliore soluzione progettuale, che in questo caso è un luogo pubblico importantissimo per i soletani : la Villa Comunale alias Cupone, dove i soletani sono abituati a respirare aria pulita, a passeggiare ed a portare i loro bambini ed intorno alla quale privati cittadini svolgono le loro attività commerciali ed artigianali.

Forse prima di progettare centri convegno polifunzionale e pasticcerie sarebbe il caso di interpellare anche loro.

I cittadini non ... non hanno visto... il progetto del "gioiello" o meglio della bomboniera nonostante in un comizio invitasse i cittadini ad andare a visionarlo nell'ufficio tecnico, nè hanno visto una mostra dei progetti del concorso nè tantomeno i progetti preliminare, definitivo ed esecutivo. Sappiamo soltanto che i quattro progettisti vincitori del concorso ed incaricati del progetto preliminare ed esecutivo, essendo stati esonerati dalla direzione dei lavori, lamentano con arroganza : <<interessi pubblici sottesi … eventuale iniziativa a tutela delle proprie loro ragioni… mancanza di varianti in corso d'opera sull'attuale stato dei lavori : >> e sollecitano l'Amministrazione Comunale ad approvare il loro altro progetto vincitore del concorso per il mercato coperto trasformato in centro convegni polifunzionale.

 

5. I vandali

 

Questa mattina mi sono recato in uno dei bar della Villa Comunale per prendere un caffè insieme ad un caro amico.

Donato mi ha fatto notare che nel cantiere dello chalet gli operai avevano dei problemi nel togliere i puntelli al nuovo solaio. Abbiamo notato infatti che si riposizionavano velocemente i puntelli mentre altri chiudevano l'intero cantiere con enormi lastre di lamiera ondulata. All'interno erano visibili un muro di tufi lesionato e l'enorme e strana trave a forma di arco di ellisse. Alcuni cittadini che passeggiavano sulla villa comunale dicevano tra loro che la trave o il solaio stava cedendo.

In effetti il cantiere, realizzato ormai da molto tempo, da più di tre mesi, (arco di tempo promesso dal Sindaco per realizzare il nuovo bar-chalet sei mesi or sono, vantandosi oltretutto del concorso, dei progettisti, della spesa al netto che farà ritornare ad essere lo chalet un centro di aggregazione) versa in uno stato deplorevole che nelle vacanze natalizie tutti hanno potuto notare la promiscuità e la pericolosità dei tondini di ferro arrugginiti infilzati nel pavimento e gli elementi di ferro divelti per terra sistemati dalla ditta appaltatrice per perimetrare l'accesso. Tutto questo ha generato un po’ di preoccupazione tra la gente che oltretutto assisteva con curiosità all'ordine cronologico con cui i lavori venivano realizzati. Dopo la demolizione dell'intera struttura chalet si è stonacato il solaio del chiosco e demolito una parte di muratura, poi si sono inseriti dei pilastri e della non indifferente muratura, poi si sono murate e riaperte più volte le stesse finestre e porte, poi si è costruito il solaio dell'intero chalet e della trave semielicoidale, mentre si toglievano i puntelli del solaio si è demolito e rifatto il solaio del chiosco, nel momento in cui nuovamente si toglievano i puntelli del solaio dello chalet si è chiuso il cantiere alla vista dei cittadini. I puntelli sono rimasti sempre al loro posto ed una nuova parete evidenziava vistose lesioni.

Infine il cantiere appare come un enorme buncher di metallo, anche i piccoli fori sono stati sbarrati con lamiere di metallo. Gli operai dovranno lavorare alla luce delle torce elettriche ?

La sera la gente mormora, alcuni dicono che il cantiere è stato sbarrato per la privacy....... altri per i vandali…. ? altri per il cedimento della trave.

         

                                                                                                

6. L'Amministrazione Comunale del 1965

 

Lo chalet è un spazio comunale concesso a privati dalla Giunta Comunale del 1965 solo limitatamente, recita la concessione, al periodo da novembre ad aprile… nei mesi successivi doveva essere smontato… doveva essere costruito in materiale prefabbricato ed a vetri smontabile importerà l'assoluto rispetto delle aiuole esistenti.

Con l' edificazione di questo spazio pubblico, per realizzare una cucina per pasticceria o frittelleria o pizzetteria e forse anche per videogiochi e tavoli da gioco (tutte strutture ed attività private che barristi complici, abusivamente si sono tramandati ignorando ripetutamente il Piano Regolatore Comunale, ed in cui i nuovi progettisti individuano una architettura del piacere, si impongono ai cittadini delle attività e strutture edilizie, che non solo sono irregolari ma che ostacolano le attività spontanee dei fruitori della villa comunale : passeggiare, giocare, sedersi per prendere un caffè, leggere e respirare aria pulita (e non di frittura) come in un'oasi di pace e tranquillità (espressione usata dalla Giunta Comunale del 1965 per definire l'area intorno al chiosco.

                                                                   

1950          1998

                                     

                                               

7. Il "Cupone"

 

Proprio da questa espressione poteva nascere un'analisi urbanistica del Cupone allo scopo di individuare un'idea per la valorizzazione di Soleto.

Studi e ricerche avrebbero dimostrato una stretta relazione tra il Campanile ed il Cupone, rispettivamente il sacro ed il profano, il luogo della fede del culto del potere ed il luogo della gente normale, del mercato intorno alle mura situati uno ad est l'altro ad ovest. Un luogo ampio libero dalle costruzioni l'unica grande piazza incrocio di tre strade e con le mura la porta San Vito dove si portavano e si preparavano alla vendita i prodotti della campagna. Oggi l' unico luogo centrale ampio ma non più completamente libero dalle costruzioni come una volta. Lo chalet e il mercato coperto costruiti negli anni 60 sono due costruzioni che irrompono violentemente nello spazio con due strutture brutte e scorrette dal punto di vista urbanistico tali da compromettere la loro esistenza e condannarle all' abbandono dai cittadini. Da un'analisi dei flussi si evince che il mercato coperto ....... ..ostacolano i percorsi..........

Pozzelle, cisterne, vore...... una cripta....e... percorsi sotterranei scavati dall'uomo.... le mura la colonna  della croce....e le fontane del fascio... la chiesa demolita in epoca fascista e ricostruita accanto....... la extramurale ......le strade provenienti da Martano, Zollino (aree archeologiche), Sternatia (Cappella di Santa Lucia), San Donato (convento), Corigliano (ancor prima della stazione fse) ..... confluiscono alla porta San Vito. Negli anni '50 un campo di calcio, poi la "villa vecchia ", la "villa nuova" ed infine il mercato coperto ed il chiosco, il monumento  .... la pavimentazione l'arredo urbano le nuove alberature la chiusura del tratto della via di Sternatia il nuovo chiosco con chalet e l'ennesimo spostamento della colonna.......

…. Il rifacimento della villa vecchia... l'antica fontanina ecc...... completa il lavoro, .....lo scarico delle acque sia putride che nella cripta forse.... anche un tempo anche affrescata........ Questo oggi è il cupone un area libera e pubblica che anch'essa non è sfuggita al cemento ed alle costruzioni...... i giochi per bambini ...il tappeto sintetico ...lo stato dei giochi i rischi e.... fatti accaduti....

"Lu Cupone" ......il luogo del mercato,... dei prodotti locali,..il luogo dell'artigianato... dei prodotti tipici....l'ingresso del centro storico ... diventa  "Villa Osanna" : il luogo ...dei videogiochi e dei superalcolici (comunali)......dei cani randagi ...continua............

 

 

di Antonio Leonardo Rizzo